Regalare con cautela 

verso una scelta responsabile


Il Natale si avvicina

In questo periodo molti cuccioli fanno ingresso nelle nostre case, come regalo per i bambini, per la fidanzata o per un componente della famiglia che lo desiderava tanto.

 

Quello che è importante sapere è che il cane è una creatura complessa, bisognosa certo di molto affetto, ma anche di tempo, di energie e di essere educato correttamente, rispettando le sue caratteristiche etologiche. In pratica, quando entra un cane in casa, si ha la formazione di un nuovo gruppo sociale (branco-famiglia) che, per vivere pienamente la nuova relazione, deve essere strutturato partendo dalle fondamenta.

 

Quello che spesso invece accade è che il cucciolo viene accolto in casa come un bambino ( tutto sommato le esigenze non sono cosi differenti, si pensa) ed invece il cucciolo ha bisogni propri che devono essere conosciuti e valutati prima di intraprendere un percorso adottivo.

 

Il rischio di non informarsi è quello di rendersi conto solo dopo dei problemi che possono insorgere nella gestione e nella relazione e il cane, presto, si rileverà inadatto al nostro stile di vita.

 

L’adozione consapevole è una importante forma di lotta contro il fenomeno dell’abbandono e ci permette di combatterlo senza doverlo subire. Vi dirò ancora di più, quando si verificano episodi di morsicatura, purtroppo anche mortali, spesso il problema parte proprio da qui, da una scelta sbagliata, da una adozione non responsabile.

 

Adottare un cane è una responsabilità, un impegno notevole che va al di sopra dei soli sentimenti, rappresenta una svolta radicale nella nostra vita, una grande avventura dalla quale non si deve tornare indietro.

 

Qualcuno, a questo punto, potrà chiedersi perché parlare solo di cani e non di altre specie. Una ragione è sicuramente legata al suo elevato impatto sociale. Il cane partecipa alla nostra vita anche con compiti impegnativi, nella protezione civile, nel soccorso in acqua, nella croce rossa, in ambito di polizia giudiziaria ecc. Quello che appare evidente è che il rapporto con il cane negli ultimi 40 anni (da quando ci si è spostati dalla campagna alla città) è molto cambiato e a dimostrarlo c’è il percorso che ha fatto, partendo dal nostro giardino, arrivando al nostro letto, passando per il divano!

Quindi qual è il primo primo passo per arrivare ad una scelta consapevole? Quella di porsi delle domande, vediamone alcune.

 

Quali sono i bisogni minimi di un cane?

Ricordiamoci che ogni razza di cane ha delle proprie peculiarità, dei propri bisogni, un cane da caccia o da tartufi  ha bisogno di annusare, un Labrador che mordicchia tutto quello che trova svolge una azione per lui del tutto normale, un border collie frenetico e sempre superattivo avrà per forza bisogno di scaricare questa sua energia. Sulla base di questo è importante fare una valutazione delle risorse che si hanno a disposizione e informarsi sulle caratteristiche di specie del cane che si vuole adottare. Questo percorso si può fare con il proprio veterinario ed è molto importante farlo prima di adottare un cucciolo, in quanto dopo non sarà possibile staccarsi da lui, nel caso risultasse inadatto al nostro stile di vita.

E’ importante anche informarsi sulle varie tappe dello sviluppo comportamentale del cucciolo, visto che alcune cose che non esigiamo dal nostro piccolo amico non sono per lui fattibili in quel momento. Per fare un esempio su tutti, il cucciolo di 2-3 mesi che fa la pipi e la cacca dove capita. Questo è un problema molto sentito e spesso mi ritrovo a confrontarmi con proprietari esasperati che non sono però a conoscenza  che il controllo degli sfinteri e del controllo notturno dell’eliminazioni nel cucciolo avviene solo a 4 mesi, pretenderlo prima è come arrabbiarsi se un neonato la fa nel pannolone e non nel wc!  

 

E’ la scelta giusta per me?

Anche questa domanda è molto importante, non scegliamo il cane solo sulla spinta emozionale e di moda, i cuccioli da piccoli sono tutti belli, quelli del San Bernardo sono favolosi con loro 10 kg a due mesi, da adulto però supererà i 90 kg con un grande impegno sia di gestione che economico! Ho il tempo e lo spazio per gestire questo cane? Ho il giardino? Posso portarlo fuori due o tre volte al giorno? Nel caso desideri un cane che mi faccia compagnia e mi stia vicino in tutta tranquillità non prenderò certo un Border collie, oppure, se ho problemi fisici non opterò certo per un Rotweiler, anche se è il cane che ho desiderato tutta la vita, devo arrivare alla conclusione che non è il cane giusto per me.

 

Potrà sembrare strano ma delle volte la scelta giusta si è rilevata il gatto! Quando sappiamo già di partenza che per motivi di lavoro o altro saremo fuori casa per lunghi periodi di tempo, non possiamo pensare che una specie sociale e collaborativa come il cane possa abituarsi tranquillamente a stare sempre da solo. Per il gatto invece non è cosi, lui è capace di instaurare un legame particolare con il territorio e si adatta meglio a periodi di solitudine. Spesso mi viene chiesto, ma se poi devo partire per una vacanza come faccio con il gatto, dove lo lascio a chi? Nessun problema, il gatto resta nella sua casa e chiaramente ci dovrà essere un amico o un parente che una volta al giorno passi da lui per dargli da bere e da mangiare e perché no…anche una carezza.

 

Quanto tempo ho per portarlo fuori a passeggiare?

Il cane ha bisogno di muoversi di svolgere attività collaborative con il proprietario, ha bisogno di annusare ( per lui è come leggere un libro) e dire il mio cane ha un bel giardino non è sufficiente, in quanto per lui sarà come leggere sempre lo stesso libro.

E’ quindi importante, prima di adottare un cane, valutare bene i propri impegni, sapere che il cane è molto abitudinario e più certezze di orari e di tempi gli darete nella sua vita più sarà tranquillo e sereno. Se sapete già che il cane dovrà stare da solo per molto tempo (motivi di lavoro ecc…) allora meglio lasciare perdere.

 

Tutti i componenti della famiglia sono daccordo?

Importante, nella scelta del cane, che tutti i componenti della famiglia siano consapevoli e d’accordo sul percorso adottivo. Se cosi non fosse,  il diverso rapporto, potrebbe minare la relazione del cane con tutti i componenti e portarlo ad uno stato di malessere legato ad ansia o a stress.

 

Altre informazione utili alla scelta responsabile sono il sapere quanto costa mantenerlo, quali sono gli obblighi di legge, come scegliere un cucciolo ben socializzato e come valutare un allevamento e tanto altro ancora.

Informarsi preventivamente su cos’è un cane, quali sono le sue esigenze, quali sono le caratteristiche delle diverse tipologie canine è lo strumento principale per creare cittadini-proprietari responsabili che vivono una corretta e duratura relazione uomo–cane. Questa è la migliore forma di prevenzione e di tutela dei diritti dei nostri piccoli amici.


Dott. Fabio Vergoni


se ti vuoi collegare o vuoi farlo a fare a qualche tuo amico il link è questo.... 

https://us02web.zoom.us/j/2226035694?pwd=QTNoaThtSmpnRmtMekhFYmZDZzNaZz09

Articolo del 22/12/2021 del Corriere Romagna edizione di Rimini

                                                                                    DOVE NASCE LA PAURA NEI CANI?

                                                                                                                                                              LA SCELTA RESPONSABILE