Decalogo per evitare morsi dal cane

I CONSIGLI DEL VETERINARIO

LE 10 REGOLE PER EVITARE MORSI E CONQUISTARE LA SUA FIDUCIA

MAI FISSARE NEGLI OCCHI UN CANE CHE NON SI CONOSCE, MANTENERE LA CALMA ED EVITARE DI COMPIERE MOVIMENTI BRUSCHI CON IL CORPO

Fabio Vergoni

comportamentalista

Il decalogo dell’approccio. prevede 10 mosse, una serie di norme di buonsenso e regole per conquistare la fiducia dell’animale. 1. Quando ci troviamo di fronte a un cane (in tutti i casi), NON dobbiamo scappare, NON dobbiamo correre, NON dobbiamo urlare. Il cane è un predatore.

2. Non si deve MAI fissare negli occhi un cane sconosciuto. Nel linguaggio canino, questo è interpretato come un gesto di sfida. Alcuni cani potrebbero accettare la sfida, reagendo di conseguenza. Lo sguardo va distolto (girando la testa da un lato) per segnalare al cane che non abbiamo intenzione di litigare. Se desideriamo tenerlo sotto controllo, possiamo farlo socchiudendo gli occhi o ammiccando ripetutamente, segni di pacificazione e invito alla calma. Ricordiamo che il nostro sorriso, per lui, equivale a mostrare i denti, gesto che nel suo linguaggio è associato alla sequenza aggressiva.

3. Manteniamo la calma; i cani possono percepire lo stato emotivo umano. È importante rimanere calmi e tranquilli durante l’interazione con loro. Evitiamo movimenti bruschi, gesti aggressivi o un tono di voce alto, che potrebbero spaventare il cane.

4. Non aggrediamo il cane! Non urliamo “SCIO’! VIA! VATTENE!” e non lo colpiamo in nessun modo. Molti casi di morsicatura sono, in realtà, situazioni di “legittima difesa” da parte del cane, che si era avvicinato per semplice curiosità e/o con intenzioni amichevoli, ma è stato respinto con urla, colpi di borsetta o addirittura bastonate da persone spaventate, che hanno pensato che “la miglior difesa fosse l’attacco”.

5. Evitiamo di sollevare bambini o cagnolini in braccio quando ci sono cani sconosciuti che si avvicinano con intenzioni percepite come non amichevoli. Questo potrebbe innescare un impulso predatorio nel cane o essere interpretato come una minaccia, aumentando il rischio di conflitto o aggressione. Se temiamo per la sicurezza del bambino o dell’animale, è meglio posizionarsi tra loro e il cane in modo immobile o, se possibile, evitare l’interazione spostandosi in un luogo sicuro.

6. Rispettiamo lo spazio personale del nostro piccolo amico. Evitiamo di avvicinarci troppo o di toccare il cane senza il suo consenso. Aspettiamo che sia lui a mostrare segnali di accettazione prima di procedere con l’interazione fisica.

7. Lasciamo che il cane si avvicini a noi: se il cane sembra interessato a interagire, lasciamo che sia lui a venire da noi anziché cercare di avvicinarci noi per primi. Questo permette al cane di controllare la situazione e di sentirsi più a suo agio.

8. Osserviamo il linguaggio del corpo: il linguaggio del corpo del cane può

Sopra, Fabio Vergoni Nella foto sotto, un cane mentre viene accarezzato da un ragazzo

indicare il suo stato d’animo. Osserviamo la postura, la coda, le orecchie e altri segnali fisici per capire se il cane è amichevole, nervoso o aggressivo.

9. Rispettiamo le preferenze del cane: ogni cane ha le proprie preferenze riguardo alle interazioni umane. Rispettiamo queste preferenze e non insistiamo se mostra segni di disagio o non è interessato all’interazione.

10. Attenzione ai bambini: insegnare ai bambini come interagire in modo sicuro e rispettoso con i cani è fondamentale. I bambini dovrebbero imparare a non avvicinarsi a cani senza la supervisione di un adulto e a evitare movimenti bruschi o rumorosi che potrebbero spaventare l’animale.

Concludendo, è importante precisare che, prima di avvicinarsi a un cane, si dovrebbe dedicare un momento all’osservazione del suo comportamento da una certa distanza per comprendere il suo stato d’animo, che può variare da rilassato a spaventato o aggressivo. Se si notano segni di stress o paura, potrebbe non essere il momento adatto per un approccio. Quando si decide di avvicinarsi, è preferibile optare per un approccio laterale piuttosto che frontale, mantenendo il corpo leggermente girato e evitando il contatto visivo diretto inizialmente, per comunicare al cane che non si rappresenta una minaccia. Invece di iniziare noi il contatto fisico, lasciamo che sia il cane a fare il primo passo verso di noi, offrendogli l’opportunità di annusarci e iniziare a familiarizzare con la nostra presenza nel suo modo e tempo. Questo approccio consapevole e rispettoso pone le basi per una relazione positiva fin dall’inizio, mostrando rispetto per i bisogni e i confini del cane.

Articolo inserito nell'allegato " Pets" del Corriere di Romagna del 16/2/2024