Le adozioni non si incentivano ma si costruiscono
Sono sempre stato un fautore dell’adozione responsabile quella dove, chi decide di prendere un cane, sia realmente consapevole dell’impegno che si assume. Questo significa che, oltre a desiderarlo, si deve prima valutare se si hanno a disposizione le risorse per adottarlo, intendo quelle di tempo per portarlo fuori, di spazio in casa per poterlo gestire, economiche per le spese veterinarie il mangiare i giochi ecc… Quando si decide di integrare un cane nel nostro nucleo familiare si deve essere pronti ad accettare che da quel momento in poi si viene a creare un nuovo gruppo sociale, che si chiamerà branco-famiglia. A questo punto, capirete la mia frustrazione quando vedo che l’adozione si riduce ad un incentivo, dove si danno soldi a persone, a cui magari non interessa nulla dei cani, creando un vero e proprio business in cui potrebbero essere proprio gli animali a farne le spese. Non funziona cosi! Se si vogliono veramente favorire le adozioni e combattere il randagismo si deve fare informazione, formazione e investire sul cane non su chi lo adotta! Credo sia arrivata l’ora di istituire una specie di mutua anche per gli animali, un aiuto per tutte le spese che riguardano il suo benessere quindi sanitarie, alimentari, di cura del corpo o di riabilitazione ecc... Sarà questa la direzione verso cui intendo muovermi, integrandola con nuove proposte legislative, volte ad una più adeguata tutela del cane e degli animali in generale.
Dott.Fabio Vergoni