Paura dei fuochi d'artificio
Il divieto di utilizzo dei fuochi d’artificio per il periodo delle feste, rappresenta sia un'assunzione di responsabilità verso la tutela del benessere animale, che un gesto di profonda cultura che spero possa essere seguito da tutti i Sindaci. Ma non vorrei intervenire sulla questione amministrativa, ma limitare le mie considerazioni al campo medico - comportamentale a me più congeniale, analizzando il perchè e cosa succede ad un cane che ha paura dei fuochi d'artificio.
Purtroppo per molti dei nostri animali d’affezione, i botti di Capodanno non sono un’occasione gioiosa ma costituiscono un momento di un forte stress che possono esprimere in diversi modi. Uno di questi è sicuramente la fuga, una giornata brutta per i canili dove vanno a finire i cani, per cosi dire, più " fortunati", mentre quelli meno fortunati spesso non iniziano l'anno nuovo. Vi è poi anche un problema di ordine pubblico visto che è facile che vi siano fenomeni di morsicature causati da cani vaganti terrorizzati, insomma la paura dei botti per i nostri animali è una vera e propria patologia e quindi non è insita dell'essere cane o gatto.
In pratica il cane che ha paura dei rumori soffre due volte, la prima per non avere avuto una crescita sensoriale equilibrata durante il suo sviluppo comportamentale nei primi mesi di vita ( e questo è un segno di maltrattamento), e la seconda quando lo mettiamo a contatto di uno stimolo eccessivo che non riesce a gestire procurandogli sofferenza. Ricordiamoci che le performance uditive del cane e del gatto superano di gran lunga ( anche di 100 volte) quelle dell'uomo arrivando a 60.000 Hz nel cane e 70.000 Hz nel gatto e quindi quelli che noi chiamiamo fuochi d'artificio per il cane e il gatto diventano un bombardamento da seconda guerra mondiale!
Come succede per tutte le patologie la cura più efficiente rimane sempre la prevenzione è importante quindi fare percorsi formativi su cosa sia il cane e come crescerlo in maniera ottimale rispettando la sua specificità e questi devono andare ad interessare sia i proprietari di cani ma anche le scuole mediante progetti di zooantropologia didattica. Sono convinto che questa sia l'unica strada perche dobbiamo sempre tenere a mente che gli animali non producono solo latte o miele, gli animali producono relazioni.
Nel caso comunque che il vostro cane o gatto sia terrorizzato solo dai forti rumori dei fuochi d’artificio, potete abituarlo a questi gradatamente mediante quella che io definirei la “stanza dei suoni”. Prendete uno di quei cd di new age dove ci sono temporali e con il vostro pet vicino riproducetelo a basso volume, se vedete che il vostro amico a 4 zampe è tranquillo premiatelo con una carezza dicendogli “ bravo” senza essere però troppo invadente(deve essere una carezza terapeutica). Il secondo passo è quello di aumentare un leggermente il volume e valutare lo stato di agitazione, se vedete che comincia un po ad ansimare a cercare di nascondersi vuol dire che è troppo per lui, non tranquillizzatelo ma fate l’esatto opposto, ignoratelo e tornate al volume precedente. Questo procedimento se fatto gradualmente e con molta pazienza porta il vostro amico ad associare ai suoni un evento positivo e piano piano vedrete che affronterà con meno paura questi eventi, anzi vi verrà a cercare per avere il premio. Se invece cercate una soluzione più rapida, nell'immediato, allora il mio consiglio è quello di rivolgetevi al vostro Veterinario di fiducia che saprà sicuramente trovare la soluzione adatta per evitare che i vostri pet soffrano o si facciano male.
Detto questo auguro a tutti voi… umani e non… Un Buon 2022.